Benvenuti nel mio mondo fatto di fili. Il lavoro è arduo, ma ogni tanto cercherò di scrivere qualcosa. Vi consiglio di leggere tutti i miei passaggi così da tenervi informati. Se volete commentare fate pure. L'importante è che ci sia sempre un nome per distinguervi e che siate corretti.


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martedì 22 febbraio 2011

9) Il Preludio

Mi sveglio e sono farstornata, intontita.
La luce mi fa male agli occhi. Il minimo rumore mi fa male alla testa. Sento le mie ossa scricchiolare come se non mi fossi mossa da un secolo.
Non sento solo di avere degli occhi nuovi, ma anche un corpo nuovo.
Ho bisogno di guardarmi allo specchio, ma per ora no.
Sento che il cambiamento è ancora in atto, la cicatrizzazione si sta completando.
Ho paura che il mio corpo rigetti i miei occhi come se li volesse vomitare.

Adesso taccio, ho bisogno di silenzio.

domenica 6 febbraio 2011

7) Il Chirurgo

Se hai un problema, và dal Chirurgo.
Qui dove sono io c'è uno come me, ma mentre io districo fili, lui li utilizza per cicatrizzare.
Abbiamo diversi compiti, diverse menti, ma ci intendiamo benissimo per questo posso andare da lui direttamente.
Però, lui a differenza di me, può staccare dal suo lavoro ed io oggi ho commesso la mia prima infrazione.

"Ciao Chirurgo."
"Ehilà, come va?"
"Bene..."
"Aspetta un attimo. E il tuo lavoro?"
"E' proprio di questo che voglio parlare. Vedo cose, percepisco suoni e rumori, ma non riesco ad afferrarli e non so come fare. Tu puoi aiutarmi?"

Il Chirurgo ci pensa un po' e poi...

"Sì, potrei fare qualcosa però qui non si tratta di cicatrizzare qualcosa, ma di sostituire gli occhi."

Momento di pausa. Sostituire gli occhi? Ma si può fare?! Io mi fido di lui però... Ho paura.
Tentenno.

"Ok. Fà quel che devi fare."

Il Chirurgo si mette i guanti: i nostri veleni sono come il sangue per gli umani e se si mescolano, potremmo intossicarci.

Penso ai miei occhi e a quello che hanno visto finora. Mi chiedo come sarò cambiata dopo la sostituzione. Ma chi c'è dietro questi occhi? Chi è che vede?
Basta! Non devo pensare.
Non so se il Chirurgo mi ha iniettato qualcosa, ma non percepisco niente.

Guardo in alto il cielo: fra un po' non lo vedrò più.

sabato 5 febbraio 2011

6) Quinta annotazione

Guardo dei fiori che ormai sono giunti a termine e li scopro nella loro bellezza, la loro ultima bellezza.
Io non ho mai fine quindi non riesco a carpire il loro ultimo grido, la voglia di continuare a vivere però provo ad immaginarlo.







Vedo i loro visi deturpati e li confronto con il mio: liscio, roseo e limpido.
Voglio conoscere molte più cose, voglio che i miei sensi si sviluppino in modo di capire l'infinito.

venerdì 4 febbraio 2011

5) Quarta annotazione

Da quando ho incominciato a scrivere queste annotazioni nei brevi momenti che mi posso permettere, vedo le parole uscirmi dalla bocca, pensieri che prima non avrei formulato escono come tanti dardi impuntiti che ritornano a me come boomerang.
Basta!
Ho solo un momento di relax e voglio entrare dentro un fiore come una farfalla e succhiare la sua linfa. Voglio sentire che gusto ha un fiore.


mercoledì 2 febbraio 2011

4) Terza annotazione

Sono nata con forma di bambina.
Non saprei dire quanto tempo è passato, ma conservo lo stesso aspetto di quando sono nata.
O forse sarebbe meglio dire non da quando sono nata, ma da quando mi sono svegliata per la prima volta. Accanto a me non c'era nessuno. Ho imparato tutto da sola anche se a dir la verità sentivo qualcosa. E' come se il bagliore che mi abbia fatto svegliare, continua ancora a splendere.
Non ho avuto tempo per chiedermi cosa ci facevo e qual era il mio compito perché sapevo già anche se nessuno mi ha insegnato niente.
Ho l'aspetto di una bambina, ma potrei avere molti più anni di quelli che dimostro.
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