Benvenuti nel mio mondo fatto di fili. Il lavoro è arduo, ma ogni tanto cercherò di scrivere qualcosa. Vi consiglio di leggere tutti i miei passaggi così da tenervi informati. Se volete commentare fate pure. L'importante è che ci sia sempre un nome per distinguervi e che siate corretti.


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sabato 26 marzo 2011

12) Verso l'Araluen

Sto andando al mio luogo di lavoro. Mi immagino già le lamentele: è la prima volta che manco. Non potevo permetterlo eppure qualcosa mi diceva che era la cosa più giusta, che ne valeva la pena andare dal Chirurgo, farmi sostituire gli occhi, passare giorni interi nell'attesa che i nuovi occhi si sarebbero cicatrizzati.
La mia immagine non è cambiata però forse il cambiamento si sta svolgendo ora, nel momento in cui ho aperto gli occhi. Forse aveva bisogno della luce del sole. Eppure sento che il più è stato fatto quando ero lì nel buio. Non sentivo niente solo qualche frase del Chirurgo, ma soprattutto sentivo la voce di quella piccola creatura.

Piccola creatura, vorrei tanto conoscerti meglio.
"Abbiamo tutto il tempo per farlo."
D'accordo, mi fido di te anche se qualcosa mi dice che ti conosco da tempo.
"Portami all'Araluen."
Che cos'è?
"E' il luogo delle ninfee, quello in cui spesso ti vai a riposare."
Non posso, ho molto lavoro arretrato.
"Ti prego portami lì e vedrai che il lavoro arretrato sarà recuperato quanto prima."
Va bene, mi fido di te.

L'acqua mi sembra ancora più torbida delle altre volte, ma non mi fa paura. Non ho paura.

Sono nell'acqua.










Qualcosa mi ha preso al piede.

Non ho paura.

domenica 20 marzo 2011

11) Il disvelamento

Dopo diverso tempo immobile, con gli occhi fasciati, è il momento per me di togliere le bende.
Ho paura a vedermi come sono cambiata.
"Ora Aulonia preparati a vedere il tuo nuovo aspetto." dice il Chirurgo.
Chissà come sarò. Avrò per caso delle luci negli occhi? E chissà come è cambiato il mio aspetto. Chissà se è vero che se si cambiano gli occhi, si cambia aspetto.
Le bende scendono.
Apro gli occhi piano piano. La luce è talmente forte che mi ferisce. Vorrei tenere gli occhi chiusi per sempre, ma quella piccola voce che mi ha accompagnato nel buio mi dice di aver coraggio.

Apro gli occhi.

Baleni di luce spaziano nella camera. I colori sembrano aver acquisito più potenza. Poi si fa tutto più tranquillo.

Cerco la mia immagine. La vedo.

Ma non è cambiata, è sempre la stessa.
E' sempre la stessa Aulonia prima dell'operazione.

"Chirurgo, cosa vuol dire tutto ciò? Qualcosa non ha funzionato a dovere?" gli chiedo preoccupata e anche un po' in collera.
"No Aulonia, è andato tutto bene. Devi solo avere pazienza."
"Ancora?!"
" Sì e visto che il mio compito è finito ti chiedo di uscire dal mio studio."

Il Chirurgo mi ha scacciato via in malo modo. Avrei tante cose da dirgli.
"Non ti preoccupare Aulonia. Vedrai i cambiamenti che hai fatto. Abbi solo un po' di pazienza."

Va bene piccola voce. Se lo dici tu, sono più tranquilla.

giovedì 3 marzo 2011

10) Intermezzo

Sono ancora qui che sto aspettando il momento in cui finalmente il mio corpo avrà accettato totalmente i nuovi occhi.
Ho provato ad aprirli, ma il bagliore era così intenso che non solo i miei occhi bruciavano, ma anche tutto il corpo. Non pensavo che la luce facesse così male.
Mi sento sprofondare in un'oscurità come tutte le volte che mi immergo nello stagno e sento il fango coprirmi, otturarmi le orecchie e il naso.
Un essere comune sarebbe già morto, ma io no. Non sono comune, ma non so neanche cosa sono.

Sento il Chirurgo vicino. Mi sussurra parole dolci e mi dice che quando mi sveglierò, sarò cambiata, sarò un'altra. Un'altra quanto? Quanto sarò cambiata? E quanto di me rimarrà?
Le paure si scavalcano, una contro l'altra.

"Hai bisogno del silenzio."

Di chi è questa voce? Ma è quella voce dolce di quella creatura che ho incontrato, quella che voleva essere lasciata lì.
Oh, piccola creatura se mi senti non abbandonarmi. Sii la mia piccola candela che mi guida.

"Chiamami e io ci sarò."

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