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sabato 28 gennaio 2012

28) La svolta

"Buongiorno Aulonia."

Una voce fredda mi sveglia dal sonno.
Apro gli occhi e vedo una signora dai lunghi capelli grigi e dalla veste lunga grigia. Sembra che sia rivestita di un manto argentato, liscio come l'acqua.

Che sia lei la visita annunciata dai venti?

"Ben sveglia, Aulonia. Che cosa farà adesso?"

In che senso cosa farò adesso. Che cosa vuol dire?

"Come scusi?" chiedo interdetta.

"Lei era la bambina ragno, ma adesso non lo è più."

In che senso non lo sono più. Che cosa vuol dire?

"Immagino che lei voglia capire il perché di ciò. - mi dice - Guardi il suo busto."


D'accordo.








"Vede? Le sta crescendo il seno. Questo vuol dire che lei stessa sta crescendo, che non è più la bambina ragno. Ha qualcosa da dirmi?"










"Credo di no, credo che la notizia l'abbia scioccata e dopotutto è comprensibile: se lei non è più la bambina ragno, cosa rimarrà di lei? E' diventata inutile. Oh, quanto mi dispiace. Mi dispiace così tanto che sono venuta apposta a prenderla, vivrà in casa mia. D'accordo?"


La mia testa è completamente vuota. Guardo questa signora. Le sue parole sembrano gentili, ma il suo sorriso è quello di una predatrice che ha appena cacciato e io sono la sua preda.

"Brava - mi dice mentre l'ascolto, ma ormai sono in balia - vedrà che andrà tutto bene. Mi segua."

La seguo.



"A proposito, io mi chiamo Selace."



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